martedì 29 maggio 2012

Anche Savignano inaugura la casa dell'acqua

E' stata inaugurata il 19 maggio scorso a Savignano sul Rubicone la casa dell'acqua, a distanza di pochi mesi dall'analoga inaugurazione della casa dell'acqua di Santarcangelo.

"Abbiamo collocato la casa dell'acqua in un parco perché questo è un luogo d'incontro per la comunità" ha proseguito il sindaco Elena Battistini "e l'acqua è un bene primario della comunità a cui non possiamo rinunciare".

Savignano ha inaugurato la Casa dell'Acqua"
L'investimento (pari a 25.000 euro) è stato sostenuto da Romagna Acque-Società delle Fonti, Unica Spa e Hera, in collaborazione con Adriatica Acque, società partecipata del Gruppo Hera. I cittadini potranno prelevare l'acqua liscia gratuitamente, mentre l'acqua gassata avrà un costo di 5 centesimi al litro, che si potranno pagare direttamente in monete, oppure con una chiavetta ricaricabile che si potrà richiedere al numero verde di Adriatica Acque 800323800 o direttamente al Centro Sociale del quartiere Cesare a Savignano, in via Moroni, dal martedi alla domenica negli orari 13,30-15,30.

Il nostro giornale "A Tutto Gas ... Romagna e Dintorni" mantiene una pagina aggiornata contenente tutte le case dell'acqua note della Romagna, se avete segnalazioni per aggiungere un nuovo punto acqua o suggerire correzioni sulle informazioni presenti siete pregati di scrivere a redazionetuttogas@gmail.com

giovedì 17 maggio 2012

La rivista Altroconsumo parla dei GAS


La rivista Altroconsumo ha pubblicato una inchiesta sugli acquisti fatti attraverso i GAS, Gruppi di acquisto solidale e non sempre i prodotti alimentari acquistati risultano alle analisi mantenere le promesse di salubrità e igiene. Il filmato è effettivamente molto critico con il fenomeno dei gruppi di acquisto solidale, pur riconoscendone l'importante valenza culturale e sociale.

I consumatori critici scelgono di acquistare prodotti a Km0 e possibilmente da colture biologiche o comunque a basso impatto ambientale, ma non sempre i fornitori dei GAS forniscono prodotti veramente biologici e incontaminati. Nell'esempio fornito da Altroconsumo, che si riferisce a un GAS del Lazio, in 3 campioni su 9 di uva sono stati rilevate tracce di pesticidi non ammessi in coltura biologica; oppure alcuni latticini sono stati aquistati come bio ma senza avere l’etichettatura conforme; nel caso della carne i tagli non erano proprio perfetti.

Ne dobbiamo dedurre che acquistare tramite i GAS non garantisce quanto i consumatori si aspettano ?

Assolutamente no, semplicemente occorre fare molta attenzione alla scelta dei produttori, che dovrebbero essere costantemente sottoposti a verifiche di conformità utilizzando il "codice etico" che ogni gas normalmente adotta.

Rispetto al supermercato, la spesa di un Gas permette di ridurre il numero di imballaggi e quindi di materiale da smaltire. Certi alimenti però, come ad esempio patate o carote, potrebbero essere sporchi di terra, e quindi andrebbero venduti separati in sacchetti di carta o puliti accuratamente per evitare indesiderate contaminazioni. La carne meglio se arriva in confezioni sigillate sottovuoto. Le etichettature dovrebbero indicare sempre in modo chiaro le caratteristiche dei prodotti.

Infine, la cosa più importante, visitare spesso i produttori, conoscere personalmente come lavorano, come trattano i loro campi e il loro bestiame. Quando il gasista non si limita solo all'atto dell'acquisto ma decide di approfondire la conoscenza del proprio produttore, è possibile raggiungere un livello di fiducia e di trasparenza sconosciuto alla grande distribuzione, altrimenti si finisce solo per imitare la distribuzione convenzionale, con tutti i rischi connessi sulla salubrità dei prodotti che acquistiamo.


venerdì 4 maggio 2012

A tutto gas partecipa alla notte verde di Forlì


Una macchina che lavora ininterrottamente, quella per inaugurare la prima Notte Verde Europea di Forlì

Si tratta di un format originale - introduce Roberto Camporesi, membro del Cda di Romagna Innovazione - evento che ha un duplice obiettivo, da un lato vuole sensibilizzare i cittadini sui temi dell'energia, dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile, dall'altro intende stimolarli a vivere il proprio territorio con "intelligenza ecologica".

I pomeriggio e la notte fra il 5 e il 6 maggio sarà quindi animata da dibattiti e workshop, presentazione di progetti e prodotti, performance artistiche e sportive, degustazioni di prodotti biologici e a km 0: tutte iniziative finalizzate a esplorare le migliori esperienze sostenibili (tecnologie pulite ed energie alternative, mobilità sostenibile e gestione dei rifiuti, bio-architettura e design, smart city, agricoltura, paesaggio). Le animazioni saranno ad impatto zero, ovvero zero emissioni, zero rifiuti e si svolgeranno nel Centro Storico di Forlì, di cui sarà appositamente pedonalizzata un'ampia area (da corso della Repubblica con l'area universitaria a via delle Torri e corso Garibaldi fino all'accesso su piazza del Duomo), in parallelo con le iniziative della notte blu europea.

Ovviamente il nostro giornale "A tutto Gas ... Romagna e Dintorni" sarà presente, ospite presso lo stand della neo cooperativa di Cesena Borgo Etico, che presenterà il proprio progetto alla cittadinanza.

lunedì 16 aprile 2012

Festa della Terra a Cesena il 22 Aprile 2012

Ho sempre adorato il vecchio adagio, talvolta abusato, che recita "Pensare globalmente ma agire localmente", come dire che i grandi cambiamenti nascono solo da tante piccole cose messe assieme e coerenti con un progetto comune. Non oso però immaginare pensiero globale più grande di quello rivolto alla cosa più enorme che esiste, cioè la nostra Terra stessa. Cade infatti dal 16 al 21 Aprile la Settimana della Terra, che culminerà Domenica 22 Aprile con una grande festa all'aperto, che si celebrerà anche a Cesena (tempo permettendo).

Tante associazioni ambientaliste, fra cui anche il MIZ, contribuiranno ad "agire localmente" presentando le proprie piccole iniziative, sempre rivolte alla sostenibilità ambientale, per quello che si rivela un programma davvero ricco di appuntamenti. Quest'anno le istituzioni si sono davvero fatte partecipi attivi dell'evento, patrocinando le varie iniziative nelle pagine del Comune di Cesena, della Regione Emilia Romagna, cosi come anche nel sito ufficiale Giornata della Terra.

Cesena celebra la "Settimana della Terra"
La parola d'ordine della Giornata mondiale della Terra 2012 è "Mobilitare il Pianeta" per dire una sola cosa: la Terra non aspetta. L'invito è quello di una mobilitazione concreta attraverso "Azioni del Buon Senso" per mettere in evidenza l'importanza del comportamento dei singoli sul miglioramento dei problemi ambientali. Le Azioni (locali) del Buon Senso sono quell'insieme di azioni che ognuno di noi può compiere quotidianamente per dimostrare il proprio amore per la natura e per il Pianeta che lo ospita, o magari solo per risparmiare del denaro.

Il Movimento Impatto Zero sarà presente con un suo tavolo informativo in cui verranno distribuite stampe gratuite del Corso di Compostaggio scritto dal Prof. Federico Valerio di Italia Nostra, che è stato nostro ospite l'anno scorso in occasione del ciclo di incontri "Non siamo nati per rifiutare".

Da sottolineare la convocazione all'aperto del quartiere centro urbano di Cesena, del quale sono il coordinatore per la commissione ambiente, che si svolgerà il pomeriggio del 22 e che rappresenterà una occasione di incontro e di ascolto per avvicinare i cittadini alle politiche di quartiere. E' previsto inoltre sempre nel pomeriggio un dibattito del forum salviamo il paesaggio, al quale seguirà un intervento dell'attore Roberto Mercadini.

Elencare tutte le altre attività è pressochè impossibile, pertanto vi rimando al VOLANTINO dell'iniziativa, ricordandovi che la Festa della Terra si svolgerà nell'intera giornata di Domenica 22 Aprile presso il Parco Darwin di Cesena, area ex Zuccherificio, dietro il centro commerciale LungoSavio.

Vi aspettiamo numerosi.

mercoledì 4 aprile 2012

Chi ha tagliato l'ultimo albero dell'isola di Pasqua ?


Nel suo documentato ed altamente istruttivo libro “Collasso: come le società scelgono di vivere o di morire” (per chi non abbia il libro e sappia l'inglese, può vedere "il film"), Jared Diamond ripete una domanda che è passata per la testa a dozzine di antropologi quando studiano l'isola di Pasqua ed il suo collasso per eccesso di sfruttamento delle esigue risorse di cui disponeva: che cosa sarà passato per la testa all'uomo che ha tagliato l'ultimo albero? Anche assumendo che una comunità disperata sia incapace di vedere il deterioramento progressivo ed inesorabile dei suoi boschi, quell'ultimo albero significava un punto di non ritorno ovvio anche per coloro che hanno poca capacità di anticipare il futuro. Come è potuto accadere che quell'uomo non vedesse che era l'ultimo albero, che dopo di quello non ci sarebbe più stata legna? Che per un così misero guadagno si condannava?

Mi immagino quell'uomo e medito su quello che gli possa essere passato per la testa. E' salito su per la collinetta a cercare legna per il fuoco, per una canoa o per fare un palo per spostare un Moai. Da bambino aveva visto quella collina ancora coperta da un bosco rado, molto diverso da quello tanto fitto che gli raccontava suo nonno – anche se sicuramente suo nonno coloriva le sue memorie giovanili. Ma era vero che lì rimaneva solo il suo albero. Si è fermato un secondo prima di cominciare ad abbatterlo: quando avesse finito non ci sarebbero più stati alberi in tutta l'isola.

Sentiva un peso freddo nello stomaco. "Be'", pensava per tranquillizzarsi, "chi lo dice che non ci sono alberi in tutta l'isola?" Era da molto tempo che non vedeva i territori delle tribù rivali e sicuramente loro stavano preservando i loro alberi per assicurarsi la vittoria, innalzando i Moai più grandi. "Maledetti"; dovrà andare a cercare legna lì. L'ultima guerra non è andata molto bene, ma stavolta potrebbe essere diverso. Sarà diverso. "In realtà stiamo tanto male per colpa loro. Se non ci daranno la loro legna con le buone gliela dovremo strappare. Dobbiamo buttarli a mare questi malnati". Ha esitato ancora un po', ma poi ha pensato: "se non taglio io l'albero, verrà il mio vicino e lo taglierà lui. Che non sia mai".

E senza pensarci oltre ha cominciato a tagliarlo...

Continua su: Effetto Cassandra

martedì 3 aprile 2012

Fotovoltaico troppo caro per i cittadini oppure no ?

Corrado Passera (ministro dello sviluppo economico) dice che le bollette elettriche sono troppo care per colpa del fotovoltaico. Corrado Clini (ministro dell'ambiente) invece ritiene di no. Uno scontro All' Ok Corral (anzi Corrad) ...

Devo sperare che Passera o Clini fossero assenti a scuola quando hanno spiegato le addizioni e le sottrazioni perché sennò dovrei sospettare che uno dei due sia un bugiardo. Oppure ha fatto l’errore di assumere come consulente contabile quello che ha misurato la velocità dei neutrini.  La differenza è che quando la Gemini ha comunicato la storia del tunnel ha riso tutto il mondo. Invece la dichiarazione di Passera (per ora) è passata liscia.

Il calcolo è molto semplice. Il costo dell’energia cambia di ora in ora. Intorno a mezzogiorno il prezzo schizza verso l’alto. Ma è proprio il momento nel quale è concentrata la produzione fotovoltaica. Quindi l’energia elettrica fotovoltaica fa abbassare il costo dell’energia proprio perché porta a diminuire la quantità di elettricità che l’Enel compra ogni giorno tra le 11 e le 15.

E non è una diminuzione da poco: dal fotovoltaicio ricaviamo una piccola percentuale del consumo nazionale (2%) ma questa produzione è quasi tutta durante l’ora di punta. Quindi si riesce a ridurre di parecchio la domanda di energia quando questa è più cara. E qui c’è la semplice spiegazioni di questo accanimento contro il fotovoltaico e del silenzio dei media su queste bugie.

I grandi gruppi economici che producono energia elettrica da fonti fossili hanno il massimo dei loro guadagni proprio nei momenti di picco dei consumi. Se il fotovoltaico aumenta l’offerta di energia proprio nelle ore di punta, chi produce energia dal fossile ci perde una barca di soldi.

Uno studio della ASPO Italia e Cautha S.r.l. dimostra che nei prossimi anni l’aumento del fotovoltaico sarà un contrappeso ai picchi dei consumi, tale da provocare un risparmio in bolletta intorno al 5%.

Ma c’è anche il risparmio causato dal fatto che tanti impianti da fonti rinnovabili sparsi in tutta Italia diminuiscono la dispersione dovuta alle grandi distanze che l’elettricità deve percorrere. Uno studio dalla APER e dalla Pöyry Management Consulting, calcola che il risparmio sulla dispersione sarà, nel 2013, di circa 660 milioni di euro.

Ma Passera dovrebbe ricordarsi di sommare anche gli utili fiscali per lo Stato. Cioè le tasse incassate sul denaro investito in nuovi impianti. Cioè i cittadini pagano un sovrapprezzo sulla boletta che serve a comprare i pannelli solari. Ma chi compra un pannello solare paga l’Iva e altre tasse. Quindi lo Stato (i cittadini) riprendono subito una parte del finanziamento!

Continua su: Il fatto quotidiano

lunedì 19 marzo 2012

Freno agli incentivi per il fotovoltaico a terra

L’art. 65 del Decreto liberalizzazioni (DL 24 gennaio 2012 n. 1), nella versione approvata dal Senato in sede di conversione in legge, stabilisce uno stop all’incentivazione degli impianti a terra su aree agricole, salvo alcune eccezioni.

Secondo Il quotidiano del commercialista – Eutekne.info, gli impianti a terra su aree agricole che possono ancora aspirare all’incentivazione sono i seguenti:

- quelli con titolo abilitativo acquisito entro il 29 marzo 2011 o per i quali sia stata presentata richiesta per il conseguimento del titolo entro il 1° gennaio 2011 purchè entrino in esercizio fino a 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del DL 1/2012;
- quelli con titolo abilitativo acquisito entro la data di conversione in legge del DL 1/2012 devono rispettare le condizioni di cui ai commi 4 e 5 dell’art. 10 del DLgs. 28/2011 e hanno tempo per entrare in esercizio fino a 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del predetto DL.

In poche parole il fine è quello di evitare la sottrazione di rilevanti aree agricole; il metodo applicato appare invece complesso e discutibile.

Purtroppo si rileva inoltre che uno degli emendamenti introdotti all’art. 65 ha ridotto l’appetibilità per le aziende agricole di realizzare impianti fotovoltaici a tetto. Viene previsto infatti, che l’Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG) assicuri la “priorità di connessione alla rete elettrica per un solo impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili di potenza non superiore ai 200 kW per ciascuna azienda agricola”.

Fonte: Il passatore

martedì 6 marzo 2012

Per un Dolce Stil Novo

Il Gas per l'Uso di Bellaria e Igea Marina, in collaborazione con le associazioni della zona (Legambiente, Cagnona.ita, L'altro che c'è), ripropone anche quest'anno la rassegna Per un Dolce Stil Novo, incentrata su tematiche e proposte per nuovi stili di vita. 
Le serate proposte spaziano dai temi dell'autoproduzione, del riciclo e riuso, a quelli della consapevolezza nel consumo, dalla riscoperta dell'economia locale al contrasto della globalizzazione. Scarica il volantino .

venerdì 10 febbraio 2012

Incapaci di difenderci davanti agli eventi naturali

Così, all'improvviso, l'intera Italia ma la Romagna in particolare si è trovata ricoperta da una spessa coltre nevosa, manco fossimo in Lapponia. Immediatamente ci si interroga sui disagi e su come evitarli, come fare a portare i bambini a scuola ? Come fare per le provviste ? E la scuola di ballo, la palestra, il ristorantino del sabato sera, devo proprio saltarlo ? L'effetto di smarrimento però dura poco, lentamente ci si abitua alla "nuova normalità" e si scopre una cosa che avevamo oramai dimenticato: "Si può vivere con lentezza e i vicini di casa esistono!". Si perché, abituati ad una vita frenetica fatta di consumi illimitati e dissennati, abbiamo dimenticato di vivere in una comunità, superflua forse quando disponiamo di tutto ciò che ci serve, indispensabile quando emergono le prime difficoltà. E allora ecco che i condòmini, che prima si guardavano in cagnesco anche solo per banali motivi di parcheggio, adesso li vedi a scambiarsi la pala per liberare assieme il selciato. Si riscopre cosa significa solidarietà, socialità, aiutarsi l'un l'altro per fare fronte a una difficoltà comune. La differenza fra la Romagna e quanto è successo a Roma, ad esempio, è ECLATANTE. A Cesena la neve ha superato abbondantemente il metro, e tutto sommato si riesce a resistere, pur con qualche evidente difficoltà, a Roma appena 20 cm hanno mandato tutto completamente in tilt. Quseto non tanto perché sono disorganizzati, quanto perché a nessuno viene in mente di rinunciare all'auto, chiunque persevera nel voler continuare la vita al quale è stato abituato; il risultato è quello di passare il tempo a maledire e imprecare contro il comune che non ha mezzi sufficienti per fronteggiare una nevicata (che a Roma, come si afferma nella bella intervista a Luca Mercalli, capita circa ogni 20 anni!). Eccolo allora il distillato del pensiero gasista, coltivare e fare affidamento su una rete sociale e solidale in grado di renderci resilienti anche ad avvenimenti un po' avversi come quello di una nevicata improvvisa. Rimbocchiamoci quindi le mani e aiutiamo a spalare, perché se non ci diamo da fare per socializzare e saper convivere con queste piccolezze momentanee, non so proprio cosa potrà mai capitarci nel momento in cui una vera crisi arrivasse davvero.  [PaoloMarani]

giovedì 2 febbraio 2012

Il bastone e la carota (marcia)

La testimonianza esclusiva di una “gasista” siciliana sul Movimento Forconi

Dai libri di storia a scuola ai racconti dei nostri nonni, l'idea con la quale siamo cresciuti pensando agli scenari di guerra è quella di città desolate, saccheggiate, assediate, i cui abitanti sono prigionieri "in casa propria", poveri ed affamati. Ma tutto ciò, le generazioni italiane degli ultimi cinquant'anni, lo hanno visto solo attraverso lo schermo di un computer o di un televisore. In Sicilia, così come nel resto d'Italia, ormai da troppo tempo è diventata consuetudine l'accaparramento selvaggio delle preziose risorse a nostra disposizione a favore degli interessi personali di chi "gestisce" la cosa pubblica, a corollario di una diffusa corruzione. E tutto il respiro che viene tolto alla democrazia va a gonfiare un palloncino che presto o tardi finirà per esplodere. In Sicilia è esploso. Peccato però che ci sia stato un "effetto boomerang" e la potenza dell'esplosione si sia rivolta contro noi stessi. Perdendo così un'importante occasione. Come un'onda d'urto, o per meglio dire una "Forza d'Urto", così come si chiama il movimento che si è posto a fianco dell'associazione degli autotrasportatori (AIAS), capeggiata da Richichi e il Movimento dei Forconi, guidato da Mariano Ferro: carismatico, conquista la folla mobilitando centinaia di siciliani al suo seguito, sventolando il bastone con la carota. Carota che però si è presto rivelata sporca e marcia. (Leggi tutto l'articolo.)

[Ramona Commendatore – SofistiGas, Lentini, SR]

sabato 28 gennaio 2012

Ma le caraffe filtranti funzionano veramente?

Visti i dubbi e le domande sorte in seguito all'articolo sulle caraffe filtranti apparso nell'ultimo numero di A Tutto GAS, abbiamo chiesto ad un amico chimico con la passione per l'acqua alcune delucidazioni su come lavorano i filtri di queste caraffe e se possono essere utili o meno per migliorare la qualità dell'acqua. 
Ecco le sue risposte.

A Tutto GAS: Come sono composti i filtri delle caraffe filtranti e come funzionano?
Andreas: Nei filtri delle caraffe sono presenti di solito il carbone attivo e degli scambiatori di ioni. Gli scambiatori di ioni servono per ridurre il calcare e i metalli pesanti. Sono delle palline di plastica che hanno una carica di superficie (in generale ioni di sodio). Quando l'acqua passa attraverso il filtro avviene uno scambio fra queste particelle e gli ioni sulla superficie degli scambiatori: il calcare e i metalli pesanti si fissano sulla superficie degli scambiatori che al loro posto rilasciano i loro ioni in acqua.
Il carbonio attivo invece serve a ridurre le sostanze organiche, come pesticidi, residui di medicinali, ormoni, ecc... 
ATG: Le caraffe possono filtrare anche metalli pesanti, quindi?
Andreas: Non tutti i metalli pesanti possono essere filtrati. Può funzionare per il piombo, il nichel, il rame, … Per alcuni metalli il discorso è molto più complesso. Nel caso dell'arsenico, ad esempio, può essere filtrato solo se si trova in acqua sotto forma di catione (cioè deve avere una carica positiva). Sotto forma di anione non può essere filtrato. Stesso discorso vale per l'uranio. 
ATG: Quindi possiamo dire comunque che le caraffe filtranti svolgono una certa funzione?
Andreas: Sì, i filtri migliorano la qualità dell'acqua. Ma la loro azione non è totale: una parte delle sostanze nocive rimane comunque nell'acqua. In ogni caso il filtraggio serve a migliorarne notevolmente la qualità.
ATG: Alcuni dicono che sia inutile cambiare i filtri. È vero?
Andreas: Il filtro va cambiato perché dopo un po' perde le sue capacità. In particolare, ad un certo punto, gli scambiatori non avranno più ioni da „barattare“ con le particelle di calcare e i metalli pesanti e non potranno più svolgere la loro funzione.
Anche il carbonio attivo perde le sue capacità.
Inoltre col passare del tempo, i filtri accumulano batteri, quindi vanno sostituiti senza meno.

lunedì 2 gennaio 2012

Una famiglia e il suo ... bidone!

Marito, moglie e due figli piccoli: ecco l’esperienza di chi sta provando a ridurre al minimo i rifiuti, non senza qualche critica ai Gas

Il Bilancio del Bidone (ilbilanciodelbidone.blogspot.com), questo è il nome del sito e del progetto della famiglia Montevecchi, composta da Paolo, i piccoli Matteo e Davide Montevecchi e Chiara Benedetti.
Il progetto di questa famiglia avventuriera è di ridurre la produzione di rifiuti domestici dell’80% nell’arco di un anno. Leggi l'articolo.