lunedì 16 aprile 2012

Festa della Terra a Cesena il 22 Aprile 2012

Ho sempre adorato il vecchio adagio, talvolta abusato, che recita "Pensare globalmente ma agire localmente", come dire che i grandi cambiamenti nascono solo da tante piccole cose messe assieme e coerenti con un progetto comune. Non oso però immaginare pensiero globale più grande di quello rivolto alla cosa più enorme che esiste, cioè la nostra Terra stessa. Cade infatti dal 16 al 21 Aprile la Settimana della Terra, che culminerà Domenica 22 Aprile con una grande festa all'aperto, che si celebrerà anche a Cesena (tempo permettendo).

Tante associazioni ambientaliste, fra cui anche il MIZ, contribuiranno ad "agire localmente" presentando le proprie piccole iniziative, sempre rivolte alla sostenibilità ambientale, per quello che si rivela un programma davvero ricco di appuntamenti. Quest'anno le istituzioni si sono davvero fatte partecipi attivi dell'evento, patrocinando le varie iniziative nelle pagine del Comune di Cesena, della Regione Emilia Romagna, cosi come anche nel sito ufficiale Giornata della Terra.

Cesena celebra la "Settimana della Terra"
La parola d'ordine della Giornata mondiale della Terra 2012 è "Mobilitare il Pianeta" per dire una sola cosa: la Terra non aspetta. L'invito è quello di una mobilitazione concreta attraverso "Azioni del Buon Senso" per mettere in evidenza l'importanza del comportamento dei singoli sul miglioramento dei problemi ambientali. Le Azioni (locali) del Buon Senso sono quell'insieme di azioni che ognuno di noi può compiere quotidianamente per dimostrare il proprio amore per la natura e per il Pianeta che lo ospita, o magari solo per risparmiare del denaro.

Il Movimento Impatto Zero sarà presente con un suo tavolo informativo in cui verranno distribuite stampe gratuite del Corso di Compostaggio scritto dal Prof. Federico Valerio di Italia Nostra, che è stato nostro ospite l'anno scorso in occasione del ciclo di incontri "Non siamo nati per rifiutare".

Da sottolineare la convocazione all'aperto del quartiere centro urbano di Cesena, del quale sono il coordinatore per la commissione ambiente, che si svolgerà il pomeriggio del 22 e che rappresenterà una occasione di incontro e di ascolto per avvicinare i cittadini alle politiche di quartiere. E' previsto inoltre sempre nel pomeriggio un dibattito del forum salviamo il paesaggio, al quale seguirà un intervento dell'attore Roberto Mercadini.

Elencare tutte le altre attività è pressochè impossibile, pertanto vi rimando al VOLANTINO dell'iniziativa, ricordandovi che la Festa della Terra si svolgerà nell'intera giornata di Domenica 22 Aprile presso il Parco Darwin di Cesena, area ex Zuccherificio, dietro il centro commerciale LungoSavio.

Vi aspettiamo numerosi.

mercoledì 4 aprile 2012

Chi ha tagliato l'ultimo albero dell'isola di Pasqua ?


Nel suo documentato ed altamente istruttivo libro “Collasso: come le società scelgono di vivere o di morire” (per chi non abbia il libro e sappia l'inglese, può vedere "il film"), Jared Diamond ripete una domanda che è passata per la testa a dozzine di antropologi quando studiano l'isola di Pasqua ed il suo collasso per eccesso di sfruttamento delle esigue risorse di cui disponeva: che cosa sarà passato per la testa all'uomo che ha tagliato l'ultimo albero? Anche assumendo che una comunità disperata sia incapace di vedere il deterioramento progressivo ed inesorabile dei suoi boschi, quell'ultimo albero significava un punto di non ritorno ovvio anche per coloro che hanno poca capacità di anticipare il futuro. Come è potuto accadere che quell'uomo non vedesse che era l'ultimo albero, che dopo di quello non ci sarebbe più stata legna? Che per un così misero guadagno si condannava?

Mi immagino quell'uomo e medito su quello che gli possa essere passato per la testa. E' salito su per la collinetta a cercare legna per il fuoco, per una canoa o per fare un palo per spostare un Moai. Da bambino aveva visto quella collina ancora coperta da un bosco rado, molto diverso da quello tanto fitto che gli raccontava suo nonno – anche se sicuramente suo nonno coloriva le sue memorie giovanili. Ma era vero che lì rimaneva solo il suo albero. Si è fermato un secondo prima di cominciare ad abbatterlo: quando avesse finito non ci sarebbero più stati alberi in tutta l'isola.

Sentiva un peso freddo nello stomaco. "Be'", pensava per tranquillizzarsi, "chi lo dice che non ci sono alberi in tutta l'isola?" Era da molto tempo che non vedeva i territori delle tribù rivali e sicuramente loro stavano preservando i loro alberi per assicurarsi la vittoria, innalzando i Moai più grandi. "Maledetti"; dovrà andare a cercare legna lì. L'ultima guerra non è andata molto bene, ma stavolta potrebbe essere diverso. Sarà diverso. "In realtà stiamo tanto male per colpa loro. Se non ci daranno la loro legna con le buone gliela dovremo strappare. Dobbiamo buttarli a mare questi malnati". Ha esitato ancora un po', ma poi ha pensato: "se non taglio io l'albero, verrà il mio vicino e lo taglierà lui. Che non sia mai".

E senza pensarci oltre ha cominciato a tagliarlo...

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martedì 3 aprile 2012

Fotovoltaico troppo caro per i cittadini oppure no ?

Corrado Passera (ministro dello sviluppo economico) dice che le bollette elettriche sono troppo care per colpa del fotovoltaico. Corrado Clini (ministro dell'ambiente) invece ritiene di no. Uno scontro All' Ok Corral (anzi Corrad) ...

Devo sperare che Passera o Clini fossero assenti a scuola quando hanno spiegato le addizioni e le sottrazioni perché sennò dovrei sospettare che uno dei due sia un bugiardo. Oppure ha fatto l’errore di assumere come consulente contabile quello che ha misurato la velocità dei neutrini.  La differenza è che quando la Gemini ha comunicato la storia del tunnel ha riso tutto il mondo. Invece la dichiarazione di Passera (per ora) è passata liscia.

Il calcolo è molto semplice. Il costo dell’energia cambia di ora in ora. Intorno a mezzogiorno il prezzo schizza verso l’alto. Ma è proprio il momento nel quale è concentrata la produzione fotovoltaica. Quindi l’energia elettrica fotovoltaica fa abbassare il costo dell’energia proprio perché porta a diminuire la quantità di elettricità che l’Enel compra ogni giorno tra le 11 e le 15.

E non è una diminuzione da poco: dal fotovoltaicio ricaviamo una piccola percentuale del consumo nazionale (2%) ma questa produzione è quasi tutta durante l’ora di punta. Quindi si riesce a ridurre di parecchio la domanda di energia quando questa è più cara. E qui c’è la semplice spiegazioni di questo accanimento contro il fotovoltaico e del silenzio dei media su queste bugie.

I grandi gruppi economici che producono energia elettrica da fonti fossili hanno il massimo dei loro guadagni proprio nei momenti di picco dei consumi. Se il fotovoltaico aumenta l’offerta di energia proprio nelle ore di punta, chi produce energia dal fossile ci perde una barca di soldi.

Uno studio della ASPO Italia e Cautha S.r.l. dimostra che nei prossimi anni l’aumento del fotovoltaico sarà un contrappeso ai picchi dei consumi, tale da provocare un risparmio in bolletta intorno al 5%.

Ma c’è anche il risparmio causato dal fatto che tanti impianti da fonti rinnovabili sparsi in tutta Italia diminuiscono la dispersione dovuta alle grandi distanze che l’elettricità deve percorrere. Uno studio dalla APER e dalla Pöyry Management Consulting, calcola che il risparmio sulla dispersione sarà, nel 2013, di circa 660 milioni di euro.

Ma Passera dovrebbe ricordarsi di sommare anche gli utili fiscali per lo Stato. Cioè le tasse incassate sul denaro investito in nuovi impianti. Cioè i cittadini pagano un sovrapprezzo sulla boletta che serve a comprare i pannelli solari. Ma chi compra un pannello solare paga l’Iva e altre tasse. Quindi lo Stato (i cittadini) riprendono subito una parte del finanziamento!

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